Polymer Clay


Quante volte me lo hanno chiesto?

Qui di seguito vi propongo la mia traduzione dell'argomento, tratto da Wikipedia (https://en.wikipedia.org/wiki/Polymer_clay>)



Panetti da 56gr di pasta polimerica.
                                                                                                        
La Pasta Polimerica o Argilla Polimerica, è un tipo di argilla modellabile indurente (o termoindurente n.d.r.) basata sul PVC (polivinilcloruro). Non contiene argilla minerale, ma come per l'argilla minerale, un liquido viene aggiunto alle particelle solide finché la massa non raggiunge una consistenza gelatinosa manipolabile, che viene messa ad indurire all'interno di un forno, da qui la definizione di argilla.
In genere, la pasta polimerica è usata per creazioni artistiche artigianali, ed anche per impieghi commerciali per 
realizzare parti decorative. 
L'Arte fatta con la pasta polimerica può ormai essere trovata 
nei maggiori musei.

  1. Storia
  2. Composizione
  3. Uso
  4. Salute e sicurezza
  5. Altri usi




Macchina per la pasta per condizionare
la pasta polimerica
1. Storia

La Bakelite, una resina fenolica termoindurente ottenuta da formaldeide e fenolo, era molto popolare fra i designers ed è stata una prima forma di polymer clay, ma la base fenolica della Bakelite cruda era infiammabile e fu quindi abbandonata. Le paste polimeriche vennero quindi studiate, in varie formule, come possibili sostitute della Bakelite.
Nel 1939, una di queste formulazioni fu portata all'attenzione della creatrice di bambole Käthe Kruse
La Kruse non la trovò adatta per il suo lavoro e ne diede un po' a sua figlia Sophie, conosciuta in famiglia come Fifi, la quale riuscì bene ad utilizzarla come pasta da 
modellare.
Più tardi quella formula fu venduta a Eberhardt Faber e 
commercializzata con il nome FIMO (FIfi's MOdeling 
compound - composto modellabile di Fifi)

2. Composizione


Pupazzetti di pasta polimerica.
Le paste polimeriche contengono una base di PVC e un plastificante liquido,  che ne fanno un plastisol (una sospensione di particelle di resina in un plastificante liquido che gelifica se sottoposto ad alte temperature)
Il plastisol di pasta polimerica è anche classificato come plastigel per le sue proprietà reologiche.
È un materiale tixotropico ad alto rendimento; Quando viene applicata una forza sufficiente le rese dei materiali fluiscono come un liquido viscoso fino a che la forza viene rimossa, quindi 
ritorna ad essere un solido.
Questa plasticità è ciò che rende la pasta polimerica adatta alla 
modellazione.
I plastigels mantengono la forma anche quando vengono 
sottoposti al calore, per questo motivo la pasta polimerica non 
si scioglie né si affloscia quando viene cotta in forno.
Vengono aggiunti svariati agenti gelificanti per conferire 
questa proprietà, come bentoniti, saponi metallici o silice affumicata (?)

La resina di base può essere modificata in molti modi. 
Oli minerali, lecitina, soluzioni alcoliche minerali inodore 
possono essere aggiunte per ridurre la viscosità o alterare 
le sue proprietà manipolabili. Piccole quantità di ossido 
si zinco, caolino o altri riempimenti vengono aggiunti per 
incrementare l'opacità, l'elasticità o la forza di compressione.
La pasta polimerica o Polymer Clay è reperibile in una gran 
varietà di colori, che possono essere mischiati per creare 
uno spettro ancora più ampio o ricavarne delle sfumature.
Colorazioni con effetti speciali e altri composti includono 
il trasparente, il fluorescente, il fosforescente, il finto perla, 
il metallico e il marmorizzato.

 3. Uso

Condizionatore per polymer clay
appositamente costruito per uso industriale
La pasta polimerica rimane lavorabile fino al momento della cottura. La cottura avviene a temperature che vanno dai 129°C ai 135°C (265°F-275 °F) per circa 15 minuti per uno spessore di circa 6mm (ndr leggere le indicazioni della casa produttrice, tempi e temperature variano non solo per lo spessore), una temperatura significativamente più bassa rispetto a quella necessaria per l'argilla minerale, e può essere raggiunta con un normale forno domestico.
La pasta polimerica non si ritira con la cottura.
Le marche più famose sono il FIMO, la SCULPEY
il PREMO della Sculpey, il CERNIT, il MODELLO 
(ndr mai sentito) il DU-KIT (ndr mai sentito) la PARDO 
La normale macchina per preparare la pasta fresca 
in casa è un versatile attrezzo per gli artisti della pasta 
polimerica.
Viene usata per creare sfoglie di spessore omogeneo, 
per mischiare i colori, per creare sfumature e per 
condizionare (ammorbidire) la pasta polimerica. 
Generalmente la pasta polimerica necessità di essere 
ammorbidita prima di poter essere usata.
Questo significa che va impastata a mano, passata tra 
i due rulli o passata in uno sminuzzatore per rompere 
le molecole di resina. Una volta ammorbidita, la pasta 
rimarrà morbida finché le molecole non si riaggregheranno.

4. Salute e Sicurezza

La sicurezza della pasta polimerica è motivo di preoccupazione, 
soprattutto per quanto riguarda gli effetti a lungo termine 
dell'esposizione a certi plastificanti ftalati che sono stati classificati 
come interferenti endocrini.
La pasta non dovrebbe contenere più dello 0,1% di ognuno dei 6 
ftalati considerati pericolosi o bannati dalle commissioni per la sicurezza.
Questi 6 ftalati sono: DEHP (Di-2-ethylhexyl phthalate), 
DBP (Dibutyl phthalate), BBP (Benzyl butyl phthalate), 
DINP (Di-isononyl phthalate), DIDP (Di-isodecyl phthalate), 
and DnOP (Di-n-octyl phthalate.
Se si seguono correttamente le istruzioni sulle confezioni 
(per esempio basse temperature e brevi periodi di cottura) 
la pasta polimerica non si brucia. 
Se la pasta si brucia a causa di un errore o del malfunzionamento 
del forno, può rilasciare piccole quantità di gas (cloruro di idrogeno, 
acido cloridrico) che causa cattivo odore e irritazione di occhi e vie
respiratorie. A seconda della quantità dicloruro di idrogeno 
sprigionato dalla pasta polimerica si possono avere problemi di salute.
A causa dei requisiti di collaudo e delle regolamentazioni, i prodotti 
in pasta polimerica sono assolutamente sconsigliati nell'ambito 
alimentare. 
Qualsiasi oggetto di pasta polimerica NON è etichettato "PER ALIMENTI".
I plastificanti rimangono nel prodotto cotto e possono fuoriuscire 
rappresentando un potenziale rischio per la salute sia dell'artista che 
dell'utilizzatore finale.
Nel 2009 vennero rese effettive alcune restrizioni all'uso di certi ftalati 
sia nell'UE che negli USA. Non tutti gli ftalati sono pericolosi e 
alcuni sono approvati per applicazioni mediche.

5. Altri usi

La pasta polimerica può essere usata per realizzare ogni sorta di 
manufatto e gioiello.
Esistono formulazioni che essiccano all'aria, chiamate anche 
auto indurenti (come DECO, la porcellana fredda, etc), ma 
queste formule non contengono polimeri.

(trad. Black Baccarat)

Questo articolo interessantissimo di Wikipedia è stato pubblicato 
nell'agosto del 2006 e successivamente aggiornato e rivisto 
centinaia di volte (il bello di Wikipedia), l'ultimo significativo 
aggiornamento risale al gennaio 2014.

Da allora le formulazione dei vari brands sono state ulteriormente 
migliorate.

Di seguito riporto gli articoli che avevo scritto per questa 
pagina, con alcuni piccoli aggiustamenti, vi presenterò le 
paste polimeriche che uso, in particolare la YOU CLAY della TO DO, 
che sostanzialmente è uguale alla PARDO della VIVA DECOR 
(anzi io sospetto che sia lo stesso produttore).


SETTEMBRE 2011
TO DO YouClay! Considerazioni personali

Come accennato in un post precedente, mi sono convinta a provare 
le paste polimeriche dopo aver tentano invano di riprodurre 
millefiori canes con la pasta di mais.
Ho acquistato dei panetti da 56gr di YouClay della TO DO. 
Ho letto su molti siti, compresi quelli che la pubblicizzano ufficialmente 
che è a base di cera d'api, e questo può trarre in inganno, può far 
pensare che sia un prodotto naturale, invece sulla confezione c'è scritto 
"con cera d'api naturale".
All'interno della confezione e sul sito di uno dei distributori c'è anche 
scritto " non contiene ftalati ed è in regola con la normativa 
ASTM D-4236" io non sono un chimico e non ho la possibilità di 
analizzarla, quindi mi devo fidare
:-), e ancora "Si può cuocere nel forno di casa per max 30 minuti 
e a max 120°. non va surriscaldata per non sviluppare gas e 
non va cotta a microonde"... se non va surriscaldata per non sviluppare 
gas, non è diversa dalle altre paste... e quindi mi sono comprata 
ad hoc un fornetto elettrico ventilato, da usare solo per questo.

Ha 60 colori:
40 della linea Essentials cioè i classici
5 della linea Marmor, marmorizzati
4 della linea Neon
11 della linea Glam, glitterati

Sembra che il trasparente di questa marca sia il più limpido in 
commercio, in effetti è molto trasparente ma lo devo ancora confrontare...

Purtroppo non hanno ancora pensato a produrre dei panetti di 
grammatura più consistente :-)
Passiamo ora alle note positive, ovviamente, secondo il mio punto 
di vista:
1) la confezione, una scatolina trasparente richiudibile, mantiene 
integro il panetto o gli avanzi, invece dell'involucro di cellophane 
che si spacca quando lo apri e lo devi buttare
2) appena tirata fuori dalla confezione è già lavorabile, non si sgretola, 
è già morbida, bastano un paio di passate nella macchina per la pasta e via.
3) non ha un odore sgradevole, altre paste odarano di barbie appena comprata
Di recente ho acquistato anche dei panetti di Kato Polyclay da 354gr 
(sicuramente più conveniente) e ho potuto riscontrare subito le differenze.
La Kato è durissima in confronto, si sgretola e sa di barbie appena 
comprata, ma non si appiccica, mentre la YouClay essendo molto più 
morbida aderisce subito ed è difficilissimo se non quasi impossibile staccarla 
senza rovinare il lavoro, ma se si usa un po' d'acqua, o borotalco o maizena 
per non farla aderire mentre si lavora, il rischio si riduce considerevolmente.
Nonostante questo piccolo neo, mi trovo molto bene con la YouClay, e 
visto che ottengo buoni risultati anche mischiandola alla Kato continuerò ad usarla :-)

GIUGNO 2013

AGGIORNAMENTI AD UN ANNO DI DISTANZA

Beh in effetti è passato un po' più di un anno...  e devo dire che 
sostanzialmente la mia considerazione per la YouClay non è cambiata... 
mi piace un sacco!!!!
Ho sperimentato parecchio, anche se non quanto avrei voluto.
Vi avevo lasciato con il dubbio se il trasparente di questa marca fosse 
davvero il più limpido, come si diceva... secondo me (ma non prendente 
le mie parole come oro colato... sono solo impressioni personali) è un 
ottimo trasparente in strati molto sottili, non ho evidenziato differenze 
significative tra questo e quello per esempio della Kato Polyclay.
Ci sono anche delle belle novità!!!

L'anno scorso mi lamentavo che non avessero pensato di produrre panetti 
più grandi... et voilà ora sono reperibili panetti da 225gr, per ora in 
colorazioni limitate e tutte della linea Essential:
- Trasparente
- Bianco
- Milk
- Cool White
- Pearl White
- Skin Tone novità assoluta tra le colorazioni anche nei panetti da 56gr
- Lemon
- Gold
- Cadmium red
- Maroon (?????? bah)
- Milk Chocolate
- Black
Sono state lanciate anche due nuovissime linee:
TO DO YouClay Precious con parti minerali micacee che rendono 
la pasta luminosa e cangiante per ora disponibile nelle colorazioni:
- Gold
- Silver
- Platinum
- Copper
TO DO YouClay Artist con pigmenti purissimi e con un consistenza 
più dura che dovrebbe permettere maggiore precisione, disponibile 
nei colori di base, ma tutti miscelabili tra di loro:
- Trasparente
- Bianco
- Nero
- Giallo
- Rosso
- Blu
- Verde

E per finire altre due bellissime novità:
- una nuova formula per la vernice brillante, più liquida 
in modo da non lasciare bruttissime strisce sui nostri lavori e quindi 
di più facile applicazione
Metallo liquido nelle colorazioni oro e argento, sono colori 
metallizzati a base d'acqua, applicabili a pennello o a spugna.


Al prossimo aggiornamento!!!!!